Party e spirito dionisiaco

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  1. silice1234
     
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    CITAZIONE (psiconautilus @ 3/9/2009, 15:55)
    CITAZIONE (AcidTrip @ 2/9/2009, 23:22)
    ho letto che si sospetta che nell'antica Grecia venissero svolti alcuni riti dove si crede ingerissero la segale infestata dallo sclerozio dell'ergot (fungo parassita dellla segale) contenente acido lisergico.. li chiamano i misteri Eleusini..

    i misteri Eleusini sono forse l'unica testimonianza storica certa dell'utilizzo di sostanze psicoattive nell'epoca greca ... inoltre tutti coloro che partecipavano a questi riti avevano l'obbligo della segretezza di quello che vedevano e provavano durante questi riti e se non sbaglio c'era pure l'usanza di gettare sui carboni ardenti strani semi ( oppio) e respirarne i fumi...

    Strane usanze :smoking:
     
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  2. Dozer
     
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    CITAZIONE (Myrddin @ 3/9/2009, 04:56)
    Le somiglianze le avete evidenziate, ma c'è una grande differenza:

    nell' antica Grecia ( o a Roma o in qualsiasi comunità con religione più o meno organizzata) erano riti collettivi nei quali vi erano persone preposte che comandavano

    c'erano talvolta regole ferree, rituali iniziatici, ecc...

    alle nostre feste c'è caos e individualismo,
    ci si porta la nostra vita monocellulare alle feste,
    e non si è capaci di "staccare" dalle nostre abitudini mentali;
    non esiste organizzazione, siamo come ragazzini a ricreazione;
    siamo poco evoluti a confronto.

    fin quando i vari riti non vennero organizzati in religione (come accadde al culto di bacco, che proveniva dall'Asia, o per il mito di gesù, una figura che ha tratti simili ad una marea di altre divinità più antiche) per paura della loro forza e/o sfruttarne il potere che avevano sulla gente, nessun sacerdote o altra figura aveva il compito di comandare...ognuno era sacerdote di se stesso, ognuno era uguale davanti all'infinito mistero della natura...
     
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  3. Goana
     
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    Io ho letto un bel libro breve ma ben spiegato si intitola " I segreti dei misteri Eleusini" di Sigmund Froid
    Racconta che questi riti venivano fatti solo una volta lò anno e servivano per arrivare a dio (in realta un sacerdote faceva assumere dell ergot a tutti oltre a bevande alcoliche) ma nella loro cultura era una cosa sacra nella quale ci si doveva preparare un mese psicologicamente dei riti. La gente che ci partecipava doveva mantenere il segreto assoluto dell esperienza vissuta in quela notte al tempio....
    Ve lo consiglio e piccolo e spiega molto bene...
     
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  4. Suricata
     
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    CITAZIONE
    Volevo condividere con voi un pensiero che mi è venuto da tempo.
    studiando e leggendo un pò nietzsche e della sua teoria sulla dualità dello spirito umano,
    sinteticamente suddiviso in spirito apollineo (quello della ragione) e dionisiaco (quello irrazionale)
    non ho potuto fare a meno di pensare a un collegamento tra la cultura dei party e le feste dionisiache greche. anche in quelle occasioni l'uomo antico si rifugiava di notte in boschi, si sconvolgeva col vino e con la danza frenetica, per liberarsi dalle costrizioni della società e ritrovare il legame con la natura, sentirsi parte del tutto, prendere coscienza dei suoi lati istintivi/animaleschi.
    spesso alla fine di questi riti i partecipanti cadevano in trance, sperimentavano l'estasi.
    ebbene? non viviamo un'esperienza simile ai nostri partys?
    e calcolate che esisteva in grecia, oltre all'aspetto segreto del rito, anche quello "istituzionale".
    i greci cioè si sono resi conto che l'uomo per vivere in una società necessita anche un periodo di
    completa libertà dalle regole e dai costumi.
    insomma l'uomo ha secondo me il naturale bisogno di esprimere il suo lato dionisiaco, e i party sono il corrispondente moderno dei riti delle baccanti e non solo (infatti praticamente ogni cultura ha una sua versione della festa dei baccanti).
    VIVI, PENSA, LOTTA! ;)

    Non lo sapevo tutto questo, è bellissimo!
     
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  5. Dozer
     
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    già! spunto per riflettere: all'ora quei riti erano vissuti come una forte esperienza spirituale, di ritorno alla natura, per capire il mondo e loro stessi. per questo non potevano essere fatti con leggerezza. l'uso stesso di sostanze alluginogene, largamente usate dall'uomo, veniva accompagnato da complicati riti di preparazione, poichè l'esperienza poteva essere scioccante! anche al giorno d'oggi ci vorrebbe piu coscienza e meno superficialità.
     
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  6. tramite
     
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    bhe paragonare i riti dionisiaci con i rave party è allargata come visione, si c'è una somiglianza, ma i party in confronto dei riti dionisiaci sono una checchata, una frociata sperando di non offendere nessuno sessualmente parlando... i party al dio dioniso erano selvaggissimi, era il vero e unico lato oscuro dell'uomo... erano veramente il ritorno dell'uomo allo stato animale... arrrggghghgh... anche se devo dirlo di animali strani nè ho visti anche ai party :P
     
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  7. Dozer
     
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    QUOTE
    anche se devo dirlo di animali strani nè ho visti anche ai party :P

    eheheheheheh
    be si sono solo una pallida imitazione, ma che dire? si fa quel che si può, è lo spirito che conta, lo scopo, come ho detto in precedenza è lo stesso!
     
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  8. bastalusole
     
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    QUOTE (Myrddin @ 3/9/2009, 03:56) 
    Le somiglianze le avete evidenziate, ma c'è una grande differenza:

    nell' antica Grecia ( o a Roma o in qualsiasi comunità con religione più o meno organizzata) erano riti collettivi nei quali vi erano persone preposte che comandavano

    c'erano talvolta regole ferree, rituali iniziatici, ecc...

    alle nostre feste c'è caos e individualismo,
    ci si porta la nostra vita monocellulare alle feste,
    e non si è capaci di "staccare" dalle nostre abitudini mentali;
    non esiste organizzazione, siamo come ragazzini a ricreazione;
    siamo poco evoluti a confronto.

    questa discussione la lessi..anni fa..ma non mi ricordavo il tuo commento.
    Però,ah, le regole ferree,chi comanda..
    Chi comanda?
    non sappiamo staccare,uscire dal nostro loop.
    Il disperato bisogno di guide.Ma chi guida?
    Chi è capace a guidare?
    Individualismo.A volte forme di altruismo,appartenenza.Indotte,parvenza.Già qualcosa.
    Limitate,trovo.
    Ma non ho messo a fuoco il perchè,e se dovrebbe essere altrimenti.(giusto o sbagliato..)
     
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  9. Myrddin
     
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    Enfatizzavo la differenza tra un modus istituzionalizzato (come si diceva nell' opening post) e uno random, cioè quello attuale.

    Ma non è così random il nostro modo, quello della nostra epoca: che sia ad un grande festival o ad una piccola festa si sa e si applica un certo decalogo, regole più o meno tramandate, per fortuna poche.

    Facendo riferimento a due articoli della rivista Altrove , immaginavo che l'accettazione pubblica dei rituali e della cultura di Eleusi avesse portato a risultati che a noi sfuggono. E pensando che oggi lo spirito della vita quotidiana sia preponderante rispetto allo spirito del caos creativo.
    Questo sempre generalizzando, cioè considerando tutta la gente che ho visto negli anni alle feste; magari pian piano saranno tutti spiriti liberi, chissà che vuol dire poi, o magari gli spiriti liberi saran sempre destinati alla minoranza.
     
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23 replies since 12/5/2009, 15:56   557 views
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